Cosa si intende per Vuoto Affettivo?
Il vuoto affettivo deve intendersi come l'opposto di una “relazione armoniosa”: si tratta di un'emozione che si prova quando abbiamo il desiderio di condividere la nostra vita con una persona ma, generalmente, facciamo fatica a mantenere delle relazioni stabili.
Per lo più tutto ciò dipende da tre fattori:
• Difficoltà a mantenere relazioni affettive “simmetriche”
• Eccessiva necessità affettiva
• Mancanza di preparazione alla convivenza
Quando qualcuno ha bisogno di troppe cose è più difficile trovare qualcuno che sia in grado di dartele. Le persone con un vuoto affettivo tendono a chiedere molto al loro partner e a trasformare la relazione in una dipendenza assorbente che spesso finisce per stancare l'altra persona.
Le persone che percepiscono un vuoto affettivo solitamente cercano nell'altro ciò che manca a loro. Provano a raggiungere la felicità tramite altre persone (quando la felicità si può trovare solo dentro noi stessi), ed è per questo che, quasi sempre, le loro relazioni prima o poi terminano e ciò può portare ad una chiusura affettiva chi è stato/a lasciato/a.
È importante tener conto di tre fattori:
• Quanto più compulsivamente si cerca l'amore, più facile è sbagliarsi nella scelta della persona, quindi è importante riflettere bene prima di scegliere un partner.
• Quanto più equilibrio e valori si creano all’interno della coppia, più possibilità ci sono che l'altra persona ci dia l’importanza della quale abbiamo bisogno.
• Quanto maggiore è la nostra autostima, più riusciremo a valorizzare ed esprimere le nostre qualità e capacità, favorendo l’interesse nei nostri confronti.
La sensazione di vuoto affettivo, dipende da come una persona vive e percepisce l'amore. Se ci aspettiamo molto dal nostro partner è facile che la relazione (ed il partner) possa deluderci.
Quindi, la via più sana ed adeguata per trovare l'amore è volersi bene, sviluppare il proprio potenziale e renderci il più interessanti possibile.
Ricorda: l'amore non deve essere uno strumento per compensare le nostre insicurezze, ma la volontà reciproca di condividere una progettualità insieme.
