La Psicologia del Troll in Internet

Come riconoscere un troll sul web?



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Troll è una definizione che viene utilizzata in Internet, per identificare persone che postano messaggi provocatori, offensivi, fuori tema o semplicemente stupidi, all’interno dei tipici spazi virtuali che offre la rete (blog, forum, chat).
Lo scopo di un troll è esclusivamente quello di disturbare, provocare o attaccare gli altri utenti della rete attraverso insulti, polemiche non costruttive e commenti in grado di elicitare reazioni emotive che toccano corde sensibili (razzismo, intolleranza religiosa, misoginia, opinioni politiche estremiste).
Perché i trolls investono tempo ed energie in un comportamento così “distruttivo”?
Quando i trolls vedono una tastiera di computer si trasformano perché sanno che tutta la rabbia e la frustrazione che li caratterizza può essere incanalata, anche se in maniera disfunzionale, verso gli utenti della rete, facendogli percepire una sorta di benessere psicologico effimero e artificiale.
Uno studio condotto da Erin Buckels, dell'Università di Manitoba (Canada), allo scopo di individuare le caratteristiche di personalità di un troll, è arrivato ad identificare i principali sintomi che la caratterizzano: macchiavellismo, narcisismo, psicopatia e sadismo.
Il macchiavellismo è caratterizzato dalla volontà di manipolare ed ingannare gli altri al fine di raggiungere i propri obiettivi.
Il narcisismo rappresenta l’ossessione del troll nel perseguire i propri scopi attraverso i contenuti che pubblica sulla rete e l’egoismo che lo porta a non seguire le regole di cortesia e di responsabilità sociale.
La psicopatia è un tratto personologico contraddistinto dalla totale mancanza di empatia nei confronti dell’altro: impossibile quindi fagli provare compassione, vergogna o rimorso.
Il sadismo è correlato alla sensazione di piacere percepita rispetto alla sofferenza degli altri, visti non come individui ma esclusivamente come entità digitali: di conseguenza non sentono dolore per il dolore che possono affliggere ed inoltre maggiore è la sofferenza arrecata, maggiore sarà il loro piacere e la soddisfazione.
Fortunatamente i trolls sembrano rappresentare una ristretta cerchia, circa il 5,6%, dei possibili fruitori della rete, ma se dovesse capitare di trovarvi “faccia a faccia” con uno di loro, la migliore soluzione è l’indifferenza.