5 consigli per non sentirsi in colpa...
Chiunque almeno una volta nella vita si è sentito in colpa ed ha sentito una voce interiore sussurrare: “hai fatto qualcosa di sbagliato…”, oppure “hai detto qualcosa che non si dovrebbe dire…”: una situazione dalla quale ci siamo passati tutti sin da bambini quando non rispettavamo le regole imposte dai nostri genitori.
Ma se pensate che il senso di colpa è destinato a non finire mai, continuate a leggere per rendervi conto che possiamo “scavalcarlo”.
La genesi del senso di colpa appare correlata a diverse dimensioni psicologiche: modi comportamentali vietati, squilibrio tra proprio benessere e percezione della sofferenza altrui ed infine squilibrio tra l’immagine ideale di sé e quella percepita.
Il senso di colpa è una emozione caratterizzata da una componente fisica ed una psicologica: a livello fisico i sintomi riguardano dolore allo stomaco, mal di schiena e di testa, mentre a livello psicologico ansia, depressione, irritabilità.
I sentimenti negativi spesso si prolungano nel tempo, specialmente quando pensiamo che ciò che abbiamo detto o fatto sia irreparabile; così, a causa del passato, non abbiamo l’opportunità di vivere serenamente il presente ed il futuro.
Generalmente il senso di colpa è caratterizzato da tre fattori distinti: causa (reale o fittizia), la percezione soggettiva dell’accaduto o della situazione, le emozioni negative (ad esempio il rimorso).
Come possiamo cercare di superare il senso di colpa?
• Cercare di cambiare prospettiva rispetto alla percezione soggettiva di ciò che è accaduto: ciò significa modificare il giudizio su di sé passando dall’autocondanna ad un atteggiamento non-giudicante.
• Modificare le idee irrazionali alla base del senso di colpa: è disfunzionale provare senso di colpa perché abbiamo fatto qualcosa di vietato o per le sofferenze degli altri oppure perché la nostra immagine “reale” si discosta da quella “idealizzata”.
• Avere la consapevolezza che “punirsi” è una modalità che non ha utilità per il futuro e rischia di essere l’unica modalità che ci caratterizzerà anche per il resto della vita.
• Tenere in considerazione che il senso di colpa spesso è caratterizzato anche da una spinta positiva che ci permette di riparare al danno che abbiamo causato e di evitare di ricadere nello stesso errore.
• Cercare di rimboccarsi le maniche passando da una modalità “passiva” ad una “attiva” nella quale analizziamo il comportamento non adeguato e cerchiamo di migliorarlo per le occasioni future.