Quando amare equivale a controllo e possesso
Una delle emozioni più distruttive che può caratterizzare una coppia è la gelosia. E' un disagio che crea estrema sofferenza alla persona che ne soffre e che, se eccessiva e troppo intrusiva, può portare alla fine di una relazione.
E’ però importante distinguere la gelosia “naturale” da quella “patologica”.
La prima forma di gelosia è una emozione che tutti abbiamo provato nella nostra vita nel momento in cui abbiamo temuto di perdere una persona amata oppure di fronte al timore di rimanere soli.
A differenza della prima, la gelosia patologica non trova nessuna giustificazione ed è caratterizzata da un costante ed intrusivo controllo, da parte di chi ne soffre, nei confronti del partner.
Chi soffre di gelosia patologica porta con sé la convinzione, completamente erronea, che amare significhi possedere e controllare il proprio partner come fosse una proprietà.
Qualsiasi ipotetica minaccia alla propria relazione, considerata come essenziale, e qualsiasi possibile indizio di infedeltà da parte del partner, favorisce una vasta gamma di condotte che passano dal constante sospetto e stato d’allerta, al controllo di mail e cellulare, sino ad arrivare a pedinamenti e condotte (fisiche e verbali) aggressive e violente.
La gelosia patologica quindi, è una sorta di meccanismo di difesa disfunzionale che, di fronte alla paura di perdere chi amiamo, utilizza il meccanismo del controllo, il quale contrariamente all’effetto desiderato, allontanerà sempre di più il partner.
La gelosia patologica è un disagio che può essere superato se accettiamo il fatto che non siamo in grado di controllare tutto quello che ci circonda e tanto meno le persone che amiamo.