Quanto conta l'autostima per la nostra felicità?
L'autostima è l'insieme degli atteggiamenti, in termini di valutazione e apprezzamento, che una persona percepisce soggettivamente verso sé stessa: questa gamma di atteggiamenti possono favorire o meno la nostra percezione di competenza verso le sfide quotidiane e la considerazione di noi come meritevoli di felicità.
L’autostima è una parte importante di noi stessi che ci accompagna in tutte le fasi della vita e che origina sia da fattori interni (attraverso una visione soggettiva della realtà che ci si presenta davanti) che influenzano la visione di noi stessi, ciò che ci aspettiamo da noi stessi e come ci sentiamo, sia da fattori esterni ed in particolare dai messaggi che riceviamo dagli altri.
Bisogna sottolineare che la nostra autostima essendo correlata a svariati aspetti della nostra vita (lavoro, amicizie, ecc.), dipende dai contesti nei quali ci troviamo ad agire ed all’importanza che attribuiamo agli stessi contesti.
La dimensione dell’autostima rappresenta quindi una valutazione che ci diamo che viene costruita, secondo le teorie di William James, attraverso la mediazione tra ciò che crediamo di essere (sé reale), ciò che desideriamo essere (sé ideale) e ciò che sentiamo di dover essere (sé imperativo).
Secondo questa teoria la discrepanza tra il sé reale e rispettivamente il sé ideale e imperativo, possono favorire la nascita di problematiche legate all’autostima.
La discrepanza tra sé reale e ideale rappresenterebbe il fallimento nel corrispondere alle aspirazioni, favorendo reazioni emotive caratterizzate da delusione e tristezza, mentre la discrepanza tra sé reale e imperativo rappresenterebbe il fallimento nell’adempimento degli obblighi e, di conseguenza, la percezione da parte dell’individuo di emozioni quali imbarazzo e senso di colpa.
Le conseguenze dell’autostima possono favorire un buono o cattivo funzionamento dal punto di vista psicologico.
Una autostima buona favorisce l’adattamento socio emozionale, ci rende più sicuri, più felici ed aumenta le probabilità di rispondere in maniera efficace alle sfide della vita quotidiana, mentre una bassa autostima può rendere l’individuo pessimista, ansioso e preoccupato e di conseguenza predisposto al fallimento.
Risulta evidente che la nostra autostima influenza il nostro livello di felicità personale: valutare quello che realmente valiamo, riconoscere e apprezzare le qualità e le doti che possediamo, accettare con serenità i nostri limiti è il primo passo migliorare la fiducia e la sicurezza in noi stessi.